IL CALABRONE di oggi
Segnalo questa rubrica che esce ogni due settimane su "Avvenire"
PERCHE' L'ITALIA NON E' IN DECLINO
Le grandi città si sono svuotate. Venti milioni di italiani hanno deciso di passare le vacanze pasquali lontano dai grandi centri, al mare o in montagna. Quasi 800mila i turisti che hanno visitato Firenze mentre a Roma e Venezia si registra il tutto esaurito. Secondo Coldiretti, il giorno di Pasqua 2 milioni e 600mila italiani hanno deciso di pranzare fuori dalle mura domestiche con una spesa media pro capite di circa 40 euro. E’ record di presenze negli agriturismo, dove sono stati circa 3 milioni i clienti che hanno permesso agli esercenti di raggiungere un fatturato complessivo di 900 milioni di euro, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Cifre e dati che fanno gridare a un nuovo «miracolo italiano»? Per dirla col nuovo Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, «la ripresa c’è». Infine, gli ultimi dati Istat sulla «rilevazione sulle forze lavoro» 2005 mostrano che il tasso di occupazione italiano è rimasto stabile al 57,5% (invariato rispetto al 2004) mentre il tasso di disoccupazione è sceso dello 0,3%. La realtà che ci troviamo davanti evidentemente stride con i proclami massimalisti di chi gridava alla crisi per poter presto dire, una volta al governo, che tutto va bene. Forse l’Italia non corrisponde a quella descritta nella campagna elettorale. Oggi sembra che, tra retorica del declino e retorica del rilancio, una delle crisi da affrontare sia quella della politica. Per ripartire, quindi, non servono ricette astratte di qualche nuovo demiurgo. Basta guardare a quelle opere che, nate dal basso, cercano semplicemente di servire la vita di un popolo.
ilcalabrone@email.it

PERCHE' L'ITALIA NON E' IN DECLINO
Le grandi città si sono svuotate. Venti milioni di italiani hanno deciso di passare le vacanze pasquali lontano dai grandi centri, al mare o in montagna. Quasi 800mila i turisti che hanno visitato Firenze mentre a Roma e Venezia si registra il tutto esaurito. Secondo Coldiretti, il giorno di Pasqua 2 milioni e 600mila italiani hanno deciso di pranzare fuori dalle mura domestiche con una spesa media pro capite di circa 40 euro. E’ record di presenze negli agriturismo, dove sono stati circa 3 milioni i clienti che hanno permesso agli esercenti di raggiungere un fatturato complessivo di 900 milioni di euro, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Cifre e dati che fanno gridare a un nuovo «miracolo italiano»? Per dirla col nuovo Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, «la ripresa c’è». Infine, gli ultimi dati Istat sulla «rilevazione sulle forze lavoro» 2005 mostrano che il tasso di occupazione italiano è rimasto stabile al 57,5% (invariato rispetto al 2004) mentre il tasso di disoccupazione è sceso dello 0,3%. La realtà che ci troviamo davanti evidentemente stride con i proclami massimalisti di chi gridava alla crisi per poter presto dire, una volta al governo, che tutto va bene. Forse l’Italia non corrisponde a quella descritta nella campagna elettorale. Oggi sembra che, tra retorica del declino e retorica del rilancio, una delle crisi da affrontare sia quella della politica. Per ripartire, quindi, non servono ricette astratte di qualche nuovo demiurgo. Basta guardare a quelle opere che, nate dal basso, cercano semplicemente di servire la vita di un popolo.
ilcalabrone@email.it


0 Comments:
Posta un commento
<< Home