Inizia il triste spettacolo
ROUND ITornato a casa dopo una giornata di lavoro, accendo ieri la tv e sento al TG5 il discorso di Prodi. Ecco che comincia a parlare della "guerra in Iraq" e già cominciano a girarmi le balle: ancora si dice che l'Italia ha partecipato a una guerra! Va bene che l'ONU non conta più niente, ma c'è da ricordare per l'ennesima volta che i nostri militari sono andati in Iraq dopo che l'ONU aveva autorizzato l'intervento di peacekeeping.
Prodi prosegue e parla della legge Biagi: va cambiata. Sì, d'accordo, ma come? Se, come si diceva in campagna elettorale, l'Unione intende aumentare il costo di tali tipologie di contratto per le imprese non voglio immaginare cosa succederà: pensano forse che le aziende assumeranno in blocco tutti i cocopro o non è forse più realistico pensare che ci sarà un ritorno al lavoro in nero?
La legge Biagi va certo cambiata, ma basterebbe garantire un pò più di tutele al lavoro flessibile.
Passo oltre Prodi e sento le dichiarazioni di Bianchi, neo ministro dei trasporti: il ponte sullo stretto di Messina non si farà. Ok, penso io, ma se è già stato firmato un contratto per l'appalto allo Stato toccherà pagare una bella onerosa penale. No, dice Prodi. Come lo sa soltanto lui.
Arriva il turno di Di Pietro che minaccia di non votare la fiducia al governo se non sarà istituito il ministero per gli italiani all'estero. A parte il fatto che i connazionali residenti all'estero non pagano le tasse in Italia e quindi non vedo perchè dovrebbero avere un ministero dedicato, mi sovviene che l'ex PM milanese è ministro del governo. Ora, è normale che un ministro voti contro il governo di cui fa parte? Come mai, a questo punto, non minaccia le dimissioni? Sarebbe più coerente! Ma così facendo perderebbe la poltrona....
E' iniziato un triste spettacolo...


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